Gli eversivi by Alessandro Berselli

Gli eversivi by Alessandro Berselli

autore:Alessandro Berselli [Berselli, Alessandro]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2023-09-12T12:00:00+00:00


15

«Onestamente questa cosa da lei non me la sarei mai aspettata, Martino.»

Brintazzoli non era ancora arrivato, e il fatto di trovarsi da sola con Giudici non la metteva a suo agio. Già non sopportava di essere in difetto quando le sue mancanze intaccavano la sfera affettiva e personale, figurarsi quando andavano a minare la sua affidabilità in ambito lavorativo. Come le aveva detto una volta un docente della Sapienza: Ci vuole una vita a costruirsi una credibilità e due secondi a perderla.

«Possiamo già cominciare a parlarne o meglio se aspettiamo Roy?»

«La sua presenza è richiesta per la deposizione ufficiale. Io le sto facendo un’osservazione personale.»

Ginevra continuava a tenere gli occhi verso il basso, concentrati su alcune ferite non ancora ben cicatrizzate che il magistrato aveva sulle dita. Cosa poteva essergli successo? Era caduto dalla bici? Oppure un piccolo incidente domestico?

Giudici si accorse che gli stava fissando la mano e per una reazione spontanea la mise sotto la scrivania.

«Sono stata una stupida. Non ho molto altro da dire, se non ribadire la mia estraneità all’omicidio. Abbiamo passato la notte insieme. Giordani mi ha riportato a casa e poi è andato via. Di quello che è successo dopo non ne so niente.»

«Perché non ce l’ha detto subito? Avremmo accettato la sua deposizione senza nessuna conseguenza per lei. Conosce la mia discrezione in questi casi.»

«Ho avuto paura di essere giudicata. Non mi sono comportata in modo corretto andando a letto con una persona sulla quale stavo investigando.»

«No. Non l’ha fatto. Ma con la falsa testimonianza è andata ben oltre. Adesso dovremo metterla nel registro degli indagati.»

«Ne sono consapevole.»

Giudici si piegò leggermente in avanti come se dovesse sussurrarle una cosa in confidenza, nonostante nel suo ufficio non ci fosse nessuno.

«Mi ascolti bene, Ginevra. Io di lei ho una grandissima stima, non soltanto professionale. Senza il suo intuito probabilmente l’Innominato starebbe ancora uccidendo ragazzine nelle discoteche della riviera. Non posso però nasconderle che con questa enorme stupidaggine nella mia classifica degli esseri umani lei ha perso almeno una decina di posti, quindi le anticipo già che quest’anno non vincerà lo scudetto. Ma non credo finirà nemmeno in zona retrocessione.»

«La ringrazio, dottore.»

«Non ho ancora terminato.»

«Mi scusi.»

Il magistrato aveva una calma serafica che la intimoriva molto più di tanti altri atteggiamenti aggressivi, per la sua indole più facile da gestire.

«Verificheremo la sua posizione con meticolosità. E se ci saranno delle cose non convincenti non le faremo sconti. Se dovesse risultare estranea a quanto successo, potrà contare sulla mia clemenza, ma in caso contrario la colpirò con la forza di un maglio. E le assicuro che avrà modo di pentirsene. Sono stato chiaro?»

«Chiarissimo.»

«Ci pensi quando rilascerà la sua seconda deposizione. Cerchi di non fare altre sciocchezze.»

Una telefonata sul cellulare di Giudici interruppe il pistolotto.

Grazie a Dio, pensò Ginevra. Non ne poteva più di stare sulla graticola.

Dopo pochi minuti arrivò Brintazzoli, talmente trafelato che sembrava avesse appena corso una maratona.

«Scusatemi. Questa mattina non partiva la macchina e sono dovuto venire qui con i mezzi.»

«Non si preoccupi, Roy. Si sieda. La signorina Martino mi ha già dichiarato la sua intenzione di collaborare.



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